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Come affrontare la vitiligine in estate

L’arrivo della bella stagione con il suo invito a mostrare la pelle e godersi il sole, può aumentare i sentimenti di ansia, imbarazzo per chi soffre di vitiligine.
Le immagini di corpi perfettamente abbronzati e uniformemente pigmentati che invadono i social media possono alimentare una sensazione di inadeguatezza e insicurezza tra le persone con questa condizione cutanea, che si confrontano costantemente con una norma estetica inaccessibile. L’idea di mostrare le aree depigmentate della pelle può generare ansia e timore del confronto sociale, spingendo talvolta le persone a ritirarsi e a evitare situazioni in cui si sentono esposte.

Questi sentimenti profondi e complessi possono avere un impatto significativo sul benessere emotivo delle persone con vitiligine.

Ecco perchè, è necessario sfatare uno dei FALSI MITI più diffusi sulla vitiligine, ovvero che l’esposizione al sole e l’abbronzatura possano aiutare a mascherare le macchie ipopigmentate sulla pelle. Questa credenza, radicata nella percezione comune, ha generato una serie di fraintendimenti e conseguenze negative per chi vive con questa condizione cutanea. È importante smascherare questa leggenda metropolitana e comprendere appieno le implicazioni dell’esposizione solare per le persone affette da vitiligine.

Innanzitutto, va sottolineato che la vitiligine è una condizione complessa e multifattoriale, che coinvolge il sistema immunitario e la produzione di melanina nella pelle. Contrariamente alla convinzione popolare, l’esposizione al sole non rappresenta una soluzione efficace per mascherare le macchie ipopigmentate associate alla vitiligine. Al contrario, può causare danni irreparabili alla pelle e peggiorare la condizione stessa. Le persone con vitiligine manifestano una maggiore sensibilità ai raggi UV, il che le rende più suscettibili alle scottature solari e alla comparsa di nuove macchie. La pelle priva di melanina è meno in grado di proteggere se stessa dai danni causati dai raggi solari, aumentando il rischio di ustioni e danni cutanei.

Inoltre, l’abbronzatura può accentuare il contrasto visivo tra le aree pigmentate e non pigmentate della pelle, rendendo la vitiligine ancora più evidente agli occhi degli altri. Questa situazione crea un circolo vizioso in cui le persone con vitiligine possono sentirsi costrette a cercare l’abbronzatura come mezzo per mimetizzare le loro macchie ipopigmentate, senza rendersi conto dei potenziali danni che stanno infliggendo alla loro pelle e alla loro salute in generale.

La bellezza è soggettiva e unica per ogni individuo. La vitiligine può essere vista come una caratteristica distintiva e non come un difetto. Celebrare la propria unicità e promuovere l’autostima sono fondamentali per sentirsi e apparire al meglio.

Diagnosi avanzata viso: perché farla?

Molte clienti si stupiscono ancora quando, venendo a trovarci in istituto e chiedendoci di iniziare un percorso di trattamenti viso, si sentono rispondere che mai e poi mai potremmo iniziare a trattarle senza fare prima un’accurata diagnosi.

A differenza di altri istituto che si limitano ad intervenire sul singolo inestetismo, magari ripetendo più volte lo stesso trattamento, il nostro sistema di lavoro sul viso PRO-YOUth, prevede un approccio globale sullo stato di salute della pelle: non si potrebbe ad esempio intervenire efficacemente sulle rughe, senza ripristinare il corretto livello di idratazione e nutrimento della pelle!

Ecco perché, a nostro avviso, il primo passo da compiere in un percorso di trattamenti in grado di ottenere risultati reali e duraturi, è senza dubbio un’accurata diagnosi avanzata viso, in grado di tracciare un quadro completo dello stato di salute della pelle, alla ricerca delle cause che hanno nel tempo determinato la comparsa degli inestetismi (macchie, acne, invecchiamento precoce, ecc.).

Se sei stanca di intraprendere percorsi e spendere soldi in trattamenti estetici (o di medicina estetica) che non ti offrono i risultati sperati, è arrivato il momento di cambiare registro e capire innanzitutto come sta davvero la tua pelle, e quali sono le azioni estetiche corrette da intraprendere per salvaguardala, attraverso una diagnosi avanzata viso.

Irene Coppola
Beauty Specialist

Hai mai sentito parlare di Prurito Acquagenico?

Ti è mai capitato dopo la doccia di avvertire il forte desiderio di grattarti per un prurito impellente?

O di avvertire la sensazione di tante punture di spillo? Se la risposta è si, ebbene questo è il PRURITO ACQUAGENICO o ACQUAGENIC PRURITUS.

Il prurito acquagenico è una forma di iperattività cutanea, caratterizzata da una risposta eccessiva della cute all’acqua, si sviluppa a seguito del contatto con acqua, indipendentemente dalla sua temperatura o dalla presenza di altre sostanze (es. profumi o detergenti troppo aggressivi).

Viene scatenata dall’acqua in tutte le forme, che si tratti di acqua dolce o salata, acqua clorata e paradossalmente anche fluidi corporei come sudore, lacrime e saliva.

Prurito, pomfi, bruciore sono sensazioni date dall’attività di peptidi vasoattivi di origine mastocitaria (come per esempio l’acetilcolina, ossia piccoli frammenti proteici prodotti da cellule del sistema immunitario), che una volta liberati nei tessuti modulano la soglia di queste reazioni, tramite dei recettori detti vanilloidi, e le fibre nervose dermoepidermiche.

Le cause del prurito acquagenico non sono ben chiare. Benché sia spesso considerato una sorta di “allergia all’acqua”, in realtà quando insorge non si riscontra una tipica reazione allergica con produzione di immunoglobuline E (IgE) specifiche.

Sia il prurito acquagenico che l’orticaria acquagenica tendono a causare un maggiore fastidio dopo l’estate, mentre scompare l’abbronzatura, e nei mesi autunnali e sono promossi dal contatto con indumenti in fibre sintetiche, soprattutto se aderenti e poco traspiranti.

Si sviluppa più comunemente su collo, parte superiore del tronco, braccia e gambe, sebbene possa occasionalmente interessare anche zone più estese.

Nella maggior parte dei casi il prurito acquagenico è di natura idiopatica. In parole povere non si accompagna ad altre malattie e la causa è tutt’altro che conosciuta.

Una barriera cutanea integra ed efficiente previene la disidratazione e la comparsa di pelle secca (che di per sé favorisce l’insorgenza di prurito), riduce la penetrazione degli allergeni e di sostanze irritanti e sensibilizzanti negli strati profondi del derma (dove possono sollecitare il sistema immunitario locale) e aiuta a prevenire la reazione infiammatoria cutanea.

Per attenuare l’intensità della sintomatologia si può optare per detergenti delicati, emollienti e lenitivi dopo ogni bagno o doccia per proteggere e dare sollievo alla pelle ed idratare in profondità. 

Vieni a trovarci e valuteremo insieme come prenderci cura della tua pelle!

Irene Coppola
Beauty Specialist

Acne da rientro: l’effetto REBOUND post estate

Vi siete mai chieste come mai, in estate, il nostro viso sembra privo di imperfezioni e appena rientriamo dalle ferie cominciano a presentarsi fastidiosi brufoletti e infiammazioni? Sarà che la nostra pelle avverte il nostro malessere da rientro?

Potrebbe anche essere, in effetti si tratta di un effetto REBOUND (rimbalzo) della pelle.

 

La pelle che viene asciugata dal sole, reagisce ispessendosi (ipercheratosi), e aumentando la produzione di sebo, che non riesce ad uscire proprio a causa dell’ispessimento .

Ecco, quindi, che l’eccesso di sebo celato sotto il multistrato di cheratinociti infiamma i canali del sebo occlusi causando la formazione di brufoli e punti neri.

Al nostro rientro, è importante iniziare una delicata esfoliazione per favorire il rinnovamento cellulare, valutare lo stato di salute della nostra pelle per capire meglio quali siano le sue necessità senza tralasciare la corretta routine di detersione e idratazione.

 

Di questo e tanto altro parleremo prossimamente, Vi aspetto

Irene Coppola
Beauty Specialist

Come ottenere un’abbronzatura invidiabile per tutta l’estate!

Per una abbronzatura dorata e uniforme, ma soprattutto sicura, ti consigliamo di seguire questi piccoli accorgimenti:

Irene Coppola
Beauty Specialist

Consigli per un sonno pro-giovinezza

Le cellule della nostra pelle si rigenerano durante la notte e questo meccanismo di autoriparazione è legato alla produzione durante le ore notturne di alcuni ormoni, tra cui la melatonina. Quest’ultima regola il ciclo sonno/veglia ed è anche un importante antiossidante, ovvero aiuta a contrastare l’attacco dei radicali liberi nei confronti degli elementi portanti della struttura dermica, collagene ed elastina. Purtroppo però i ritmi frenetici della nostra quotidianità abbinati all’uso intenso di dispositivi elettronici prima di andare a letto e alle situazioni di ansia e stress legati alla pandemia, hanno ridotto qualità e quantità del nostro sonno, soprattutto nell’ultimo anno.

E’ bene sapere infatti che il 35% dell’invecchiamento precoce dipende dalla diminuzione della capacità delle cellule della nostra pelle di autorigenerarsi durante la notte, a causa di una riduzione della produzione di melanina dovuta alla carenza di sonno. Dormire almeno 7 ore a notte è dunque indispensabile sia per il benessere complessivo del nostro corpo, che per mantenere giovane la nostra pelle.

Di contro, però, alcune posizioni assunte durante la notte, favoriscono la creazione delle rughe darisveglio”: schiacciare il viso su un cuscino per circa 2.500 ore all’anno è come imprimere a caldo le rughe sul viso!! Dormire a pancia in giù infatti crea dei segni verticali su guance e mento, senza contare che “rinforza” alcune rughe di espressione come quelle della fronte e quelle intorno alle labbra.

Come assicurarsi dunque un vero sonno pro-giovinezza?

Ecco alcuni nostri consigli per aiutarti a rendere il sonno un alleato contro le rughe:

  • A cena evita cibi salati o troppo speziati che possano rendere più difficoltosa la digestione
  • Prima di dormire cerca di non guardare tv o cellulari che trasmettano immagini con effetti lampeggianti, ma prediligi piuttosto una buona lettura che ti accompagni dolcemente nel mondo dei sogni
  • Cercare di andare letto assicurandoti la possibilità di dormire per almeno 7 ore
  • Cerca di mantenere la posizione supina durante la notte, magari con l’aiuto di un buon cuscino
  • Per aiutare l’autorigenerazione notturna della tua pelle, prima di metterti a letto applica la crema da notte che la nostra Beauty Consultant ti ha consigliato (se ancora non hai mai fatto una consulenza viso con noi prenotane immediatamente una!!)

Irene Coppola

Beauty Specialist